3° destinazione offerta : Abbadia di San Salvatore

La storia ha riservato a questa località fasi di prestigio temporale legate all’omonimo Monastero, prima benedettino poi cistercense, che in epoca feudale ha esercitato un potere di rilievo in ampi territori posti sul versante orientale e su quello occidentale dell’Amiata. L’abbazia ebbe fortune alterne, dovute anche ai frequenti scontri sia con la potente casata degli Aldobrandeschi, sia con gli Orsini e in genere con gli alleati degli imperatori, soprattutto quando questi mantenevano rapporti conflittuali con il Papato di Roma; fu infine soppressa nel 1782.sansalvatore_1 sansalvatore_2 sansalvatore_3

2° destinazione offerta : San Galgano

Il complesso composto dall’Eremo o Rotonda di Montesiepi e dalle rovine della grande Abbazia di Circestense di San Galgano è uno dei più suggestivi che si trovano in Toscana.

Nella Rotonda di Montesiepi si trova, infissa nella roccia, la Spada di San Galgano.

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La Spada nella Roccia

Anche se può sembrare strano la Rotonda di Montesiepi è più antica della grande Abbazia.

Infatti la Rotonda di Montesiepi fu edificata tra il 1182 ed il 1185, sopra alla capanna sulla collina ove San Galgano visse il suo ultimo anno di vita e proprio li dove aveva infisso la Sua Spada nella roccia.

La Rotonda di Montesiepi fu quindi la prima Tomba del Santo, che fu sepolto a nord della spada come a vedere, attraverso la porta di ingresso, Chiusdino.

Solo nel 1220 (o 1218?) fu iniziata la costruzione della Grande Abbazia a valle.

I lavori di costruzione durano fino al 1268, quando venne ufficialmente consacrata dal Vescovo di Volterra Alberto Solari.

Poi cento anni di grande splendore fino al 1364 a cui seguì la lenta decadenza data dalla sventurata pratica della Commenda.

Un fatto sopra ogni altro: nel 1550 il Commendatario Girolamo Vitelli arrivò a vendere (dopo i gioielli e chissà cosa altro) il tetto in piombo.

Nonostante alcuni tentativi di ripristinare il convento alla fine nel 1789, dopo che la Rotonda di Montesiepi fu elevata a Pieve, la grande abbazia venne sconsacrata e lasciata definitivamente alla rovina.

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MODULO ADESIONE 1°MOTOTUTTINSIEME

Ciao ragazzi per aderire al giro mototuttinsieme basta semplicemente :

– contattarci telefonicamente allo 0733201000
– inviare una e-mail a info@bartolimotori.com
– iscriversi all evento sulla nostra pagina facebook

Importante!non dimenticate la prenotazione per il pranzo al ristorante per non rimanere in difficoltà
dovrà essere confermata almeno entro il 10 luglio

I costi di adesioni non ESISTONO! Ognuno paga la sua benzina ed il suo pranzo,lo stesso vale per la sosta al rifugio.
Tolale libertà questa è la chiave di lettura di questo giro, bisogna sentirsi liberi di VOLER stare insieme e non DOVER.

Chi finisce il giro pranzando con al ristorante riceverà un piccolo OMAGGIO.

Ciao e grazie !!

NUOVO YAMAHA XMAX 400

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MAXimize your streets.

Ed ecco X-MAX 400. È appena arrivato, ed è già il riferimento della categoria. Dinamico nella nuova carena, leggero nel telaio e X-MAX al 100%, è fatto apposta per regalarti emozioni e piacere di guida, ogni giorno, con le sue prestazioni e la sua versatilità.

Il suo motore da 400 cc e il telaio leggero offrono prestazioni sportive, con una maneggevolezza straordinaria e sorpassi immediati. X-MAX è sempre all’altezza della situazione, sia nella guida in città, sia nella corsia di sorpasso in autostrada.

Ma lo stile non è tutto, e X-MAX offre anche un vano sottosella con lo spazio per due caschi integrali. E si fa sempre notare, con le luci diurne a LED, il doppio freno a disco anteriore e la strumentazione hi-tech.

per ulteriori info www.yamaha-motor.it

E con YAMAHA EXTRA SECURITY hai 3 anni di Garanzia, scopri di più.

MV Agusta e ParkingGO nel mondiale Supersport

Come annunciato qualche giorno fa da Moto.it, l’ufficializzazione del ritorno alle corse da parte di MV Agusta non si è fatta attendere. Dopo aver individuato in ParkinGO Team il partner migliore, le due aziende si sono legate per tre anni. Il programma prevede l’esordio di MV Agusta F3 675 nel Mondiale Supersport 2013 e al contempo lo sviluppo dell’attività sportiva MV Agusta. Il progetto vedrà schierata la tre cilindri di Schiranna, che sarà seguita e sviluppata in pista dai tecnici del Team già vincitore del Campionato Mondiale Supersport nel 2011 e protagonista nel Mondiale Superbike della scorsa stagione.

ParkinGO Team corona il sogno di un progetto a lungo termine con la storica azienda italiana, che vanta un palmaresdi trentasette titoli mondiali, molti dei quali conquistati con il grande Giacomo Agostini. La firma con MV Agusta arriva nel giorno del compleanno di Claudio Castiglioni, che oggi avrebbe compiuto 65 anni. Un segno che va oltre la semplice coincidenza e dà continuità alla passione sportiva, che ha avuto un ruolo decisivo nel percorso umano e imprenditoriale di Claudio Castiglioni.

Giovanni Castiglioni – Presidente MV Agusta: «Per me è una grande soddisfazione aver raggiunto questo accordo con il team ParkinGO. Si tratta di una sfida ancor più emozionante, vista la passione per le corse che mi ha trasmesso mio padre. Con l’esperienza dell’Ingegner Bordi, che è coinvolto in prima persona in questo progetto, sono convinto che ci siano tutti gli elementi per raggiungere risultati importanti».

Giuliano Rovelli – Presidente ParkinGO: «Stamani con mio fratello Paolo sottolineavamo la responsabilità, ma anche la grande soddisfazione, per la conclusione di un accordo così importante. Sin dai primi incontri c’è stata una grande intesa con i vertici di MV Agusta: la visione comune sul progetto è un importante elemento per ottenere il meglio da questa partnership».

Ducati Diavel: la magia di sparire in un istante restando al centro dell’attenzione.

[singlepic id=540 w=320 h=240 float=center]Catturare tutti gli sguardi anche quando decidi di sparire in un istante. È la magia del Diavel.
Magica bellezza di un design sofisticato e innovativo.
Sorprendente seduzione di forme muscolari così agili e maneggevoli.
Stupore per 162 CV sempre sotto controllo dei tre Riding Mode e del Ducati Safety Pack (ABS + Ducati Traction Control).
Una magia che solo Ducati può creare.

“ Il Diavel è una vera Ducati, nata dalla passione per il motociclismo e progettata per offrire eccellenza sotto ogni punto di vista. ”.

Il progetto Diavel è nato quando gli ingegneri Ducati hanno riempito un’area di disegno neutra con i ‘basic instinct’ di una moto, tratti dal loro personale elenco di requisiti ideali. Il principio che ha guidato la creazione della moto dei sogni è stato: ‘che cosa succederebbe se…?’. I progettisti hanno cominciato a tracciare linee nate dalla loro ispirazione, che hanno preso forma in una moto più ribassata e allungata. “La sfida insita nel creare una moto dal profilo più muscolare invece di un modello da competizione pura è stata vinta con determinazione e delicatezza: il risultato è un anteriore che suggerisce la potenza di un atleta pronto a scattare dai blocchi di partenza”, ha spiegato il team di designer Ducati responsabile del progetto.

Il nome del Diavel deriva dalla parola ‘diavolo’ in dialetto bolognese.

Un giorno, nelle fasi iniziali del processo di sviluppo, il prototipo ormai completato venne mostrato per la prima volta ad un gruppo di ingegneri e tecnici Ducati. Qualcuno, ammirando le linee del retrotreno, esclamò in dialetto bolognese: “Ignurànt comm’ al Diavel!” che significa: “Cattiva come il diavolo!”.

Ricordando l’origine del nome “Monster” che risale a quasi 20 anni fa, si è voluta sottolineare la territorialità bolognese anche per il Diavel, per dare forma al futuro del motociclismo pur restando saldamente ancorati alla tradizione.

Di grande presenza, il Diavel domina la strada pur rimanendo leggero e agile come tutti i modelli Ducati. Il look affascinante e i 162 CV di pura potenza Ducati fanno del Diavel una lifestyle motorcycle comoda e sportiva, che esce dal sogno di molti motociclisti per diventare realtà.

Il pneumatico posteriore da 240 mm offre, insieme alla famosa tecnologia ciclistica Ducati, livelli di maneggevolezza ed angoli di piega che sfidano le leggi della fisica, sia sui tornanti di montagna che in viaggio o nel traffico cittadino.

Potenza e stile non si sono mai armonizzati con tanta esaltante precisione.

L’assetto del Diavel comunica la sicurezza di chi è pronto a scattare, una fiducia nelle proprie capacità al limite della superbia. Con i radiatori laterali ad allargargli ulteriormente le spalle, una silhouette più affusolata man mano che si scende verso il motore ed il puntale con il radiatore dell’olio, l’atleta ha preso forma.

L’impressionante pneumatico posteriore da 240 mm è un esempio perfetto della filosofia senza compromessi seguita dagli ingegneri Ducati nello stilare l’elenco delle specifiche ideali della nuova moto. Per Ducati, spostare il limite sempre più avanti e cambiare le regole di progettazione per migliorare sempre più il prodotto, sono imperativi all’ordine del giorno.

MODELLI:

Estetica custom, tecnologia avanzatissima, design innovativo e piacere di guida straordinario: tutte queste caratteristiche si ritrovano perfettamente armonizzate nel Diavel, una moto che dà forma al futuro, una moto costruita da persone che hanno conquistato sul campo il diritto di cambiare le regole.

Il Diavel è disponibile in due versioni: Diavel e Diavel Carbon, versione impreziosita dall’utilizzo di materiali e lavorazioni pregiate che ne esaltano ulteriormente le carattarestiche estetiche e prestazionali.

CARATTERISTICHE TECNICHE:

Il Diavel riunisce tutte le ultime innovazioni tecnologiche sviluppate da Ducati.

I sistemi Ride-by-Wire, Ducati Traction Control ed i Riding Mode Ducati offrono un’esperienza di guida raffinata ed al tempo stesso sicura, permettendo al pilota di sperimentare tutto l’entusiasmante potenziale del motore Testastretta 11˚.

Motore: Testastretta 11° Diavel – Prestazioni Sport e Cruiser

Il cuore del Diavel è il propulsore Ducati Testastretta 11°, sviluppato direttamente dai potentissimi motori Ducati Corse campioni sulle piste di tutto il mondo. Il Testastretta 11° del Ducati Diavel sfrutta la straordinaria potenza del motore Superbike rendendola docile e fruibile: un significativo passo avanti in termini di performance, elasticità e piacere di guida.

Con i suoi 162 CV e un’impressionante coppia da 127,5 Nm, il Testastretta 11° Diavel è un capolavoro di ingegneria Ducati in grado di offrire pure prestazioni Desmodromiche.

L’evoluzione dei condotti di aspirazione e di scarico e una radicale modifica del diagramma della distribuzione hanno permesso di ottenere una curva di coppia piena ai bassi regimi, molto regolare anche in un campo di utilizzo estremamente ampio. L’incremento della coppia nella parte bassa della gamma dei regimi è gestita dal sistema Ducati Ride-by-Wire (RbW), incrementando considerevolmente la naturale guidabilità del Diavel e assicurando al tempo stesso tanta potenza residua da sfruttare agli alti regimi.

Per questo motore, Ducati ha attentamente rivisto il diagramma di distribuzione e, in particolare, l’angolo di incrocio delle valvole. Tale angolo viene definito come l’intervallo di rotazione dell’albero motore (misurato in gradi) durante il quale le valvole di aspirazione e di scarico rimangono aperte simultaneamente. Questo incrocio si verifica tra la fine della fase di scarico e l’inizio della fase di aspirazione. Nei motori sportivi, alla costante ricerca della prestazione esasperata, si hanno alti valori di questo parametro per sfruttare le onde di pressione allo scarico e aumentare le prestazioni del motore massimizzandone il rendimento volumetrico.

Nel motore Testastretta 11° tale angolo è stato ridotto – rispetto al motore Testastretta Evoluzione che equipaggia il 1198 – da 41° a soli 11°. In questo modo si riducono al massimo gli scambi di carica fresca verso lo scarico e di gas combusti verso la camera di combustione, allo scopo di ottenere una grande regolarità di funzionamento insieme a bassi consumi e ridotte emissioni allo scarico.

I condotti di scarico, sovradimensionati con sezione da 58 mm, fanno parte di un impianto di tipo 2-1-2 ridisegnato con pari lunghezze per massimizzare la potenza e migliorare l’efficienza di erogazione del Diavel. Il sistema è equipaggiato con una sonda lambda per ogni singolo cilindro, per gestire in modo autonomo e ottimale l’alimentazione tramite l’airbox di grandi dimensioni; i silenziatori a cannone in configurazione sovrapposta sono dotati di catalizzatori per garantire la conformità con la normativa Euro 3, mentre la valvola di regolazione controllata elettronicamente ottimizza la pressione di scarico.

Il motore del Diavel viene raffreddato grazie ai doppi radiatori laterali montati sui fianchi della moto. Questa caratteristica esclusiva si combina con la nuova girante della pompa dell’acqua da 64 mm per incrementare del 35% la portata agli alti regimi, garantendo l’efficienza del raffreddamento attraverso gli eleganti condotti dell’aria.

Trasmissione

Il cambio del Diavel utilizza materiali ad elevata resistenza per gestire l’aumentata erogazione di potenza e il maggior grip generato dall’imponente pneumatico posteriore da 240 mm. Quest’ultimo, inoltre, richiede anche un albero di uscita del cambio più lungo di 16 mm per il passaggio della catena di trasmissione.

La trasmissione prevede una frizione a bagno d’olio con funzione ‘antisaltellamento’. Grazie ad un sistema ad asservimento progressivo, viene infatti incrementato il coefficiente di attrito dei dischi della frizione, con conseguente riduzione del carico delle molle spingidisco. Il risultato è un carico ridotto alla leva, che garantisce un ottimo comfort anche in caso di frequenti cambi di marcia nel traffico cittadino o sulle lunghe percorrenze.
Quando la coppia alla ruota ha un’azione contraria, lo stesso meccanismo riduce la pressione sui dischi della frizione, consentendole di lavorare nella modalità sportiva antisaltellamento che contrasta la destabilizzazione del retrotreno durante le scalate aggressive, con l’ulteriore vantaggio di un’ottima modulabilità in staccata.

I coperchi di frizione e alternatore del Diavel sono stati ridisegnati prestando la massima attenzione a forme e dettagli.

Gruppo Telaio

L’esclusivo telaio a Traliccio Ducati prevede tubi di grosso diametro e ridotto spessore con due piastre laterali fuse in alluminio che s’inseriscono nel telaietto portante posteriore. Il risultato d’insieme offre una maggiore rigidezza torsionale senza compromettere leggerezza e compattezza.

Le due sezioni si ricongiungono ai due lati di un componente realizzato in tecnopolimero caricato con fibra di vetro, dando origine alla struttura posteriore.

Il lungo forcellone monobraccio in pressofusione d’alluminio garantisce l’ottima controllabilità del retrotreno, grazie a un interasse da 1590 mm e ad un assetto che consente angoli di piega fino a 41°.

Sospensioni

Il Diavel monta una forcella Marzocchi da 50 mm con finitura in nero, completamente regolabile nel freno idraulico in compressione ed estensione e nel precarico molla.

La forcella è dotata di piastre a tre bracciali con taglio a fetta di salame, in alluminio fuso per quella inferiore e forgiato per quella superiore, con un cavallotto di montaggio su supporto in gomma per il manubrio.

Con un’inclinazione di sterzo di 28°, avancorsa di 130 mm e offset di 24 mm, l’assetto del Diavel consente agilità e controllabilità dell’avantreno, garantendo un’eccezionale maneggevolezza e un angolo di sterzata totale di 70°.

Il Diavel Carbon utilizza le stesse sospensioni del Diavel, ma con steli antiattrito al carbonio diamantato DLC rifiniti in nero.

In entrambe le versioni, il Diavel è dotato di monoammortizzatore posteriore Sachs in posizione bassa e orizzontale sotto il telaio.

Cerchi e Pneumatici

Il Diavel monta bellissimi cerchi a quattordici razze con particolari di finitura lavorati alla macchina. All’anteriore il cerchio è da 3.5 x 17, mentre al posteriore è previsto un cerchio sovradimensionato da 8 x 17, ottenuto per formatura ‘a flusso’ così da migliorarne le caratteristiche strutturali e la leggerezza.

Il Diavel Carbon sfoggia invece cerchi Marchesini customizzati in lega leggera, forgiati e lavorati al tornio e alla fresa, che garantiscono un considerevole risparmio di peso, pari a 2,5 kg, ed un design di grande effetto. Il disegno complesso di questi cerchi a nove razze mette in risalto la delicata lavorazione in alluminio naturale a contrasto con la finitura nera.

Sul cerchio anteriore è montato un pneumatico tradizionale da 120/70×17 con battistrada ridisegnato per massimizzare le prestazioni sul bagnato. Su quello posteriore, invece, è montato un pneumatico da 240/45×17 che, con il suo profilo sportivo associato alla maxi-larghezza in stile custom, rappresenta l’ultimissimo ritrovato della tecnologia del settore.

Il disegno del battistrada e le mescole utilizzate assicurano prestazioni eccezionali in ogni condizione, e in particolare sul bagnato.

Questi pneumatici sono stati appositamente progettati per consentire a Ducati di ottenere lo stile desiderato per il Diavel, senza scendere a compromessi in fatto di prestazioni ciclistiche.

Impianto frenante e ABS

All’anteriore, le straordinarie prestazioni frenanti del Diavel sono garantite dai freni Brembo con pinze monoblocco incredibilmente potenti, azionate dalle nuove pompe freno integrate.
I due dischi flottanti da 320 millimetri sono abbinati a doppie pinze radiali a quattro pistoncini, mentre al posteriore, il disco da 265 millimetri è frenato da una pinza a due pistoncini, sempre di produzione Brembo.

Il Diavel Carbon utilizza speciali flange portadischi in alluminio lavorato alla fresa, con sezioni cave per far intravedere l’alluminio naturale a contrasto con la finitura nera della flangia centrale.
Questi componenti al vertice della gamma, esclusivi di Ducati, garantiscono prestazioni eccezionali in frenata fissando un nuovo standard di riferimento per il segmento.

L’impianto frenante è inoltre dotato del sistema ABS Bosch-Brembo Ducati (compreso nella dotazione standard di entrambe le versioni), che contribuisce in maniera essenziale al controllo delle prestazioni. I componenti Brembo di qualità superiore combinati con l’ABS Bosch, l’assetto speciale della ciclistica e la tecnologia Pirelli EPT (Enhanced Patch Technology) garantiscono prestazioni frenanti ulteriormente migliorate rispetto alle già straordinarie Superbike Ducati.

Intervalli di manutenzione da 24.000 km

Il costante investimento sulla qualità garantita dalla progettazione, dai materiali avanzati e dalla tecnica ingegneristica, ha permesso di modificare il programma di manutenzione in maniera altamente competitiva, consentendo la registrazione delle valvole ogni 24.000 km.

Questo è stato possibile grazie all’evoluzione dei materiali delle sedi valvole, al miglioramento dell’efficienza della combustione e al contenimento delle temperature di esercizio del propulsore Testastretta 11°.

Serbatoio e prese d’aria

Il serbatoio da 17 litri del Diavel fa parte integrante del design della moto.

La sua linea ampia e allungata si estende dal gruppo ottico anteriore alla sella, fino a scomparire nel telaietto posteriore suggerendo grande continuità estetica. Se il punto focale del serbatoio è il display ad alta risoluzione, il rivestimento in acciaio e le cover laterali ben scolpite sottolineano l’immagine di solidità del Diavel e il look ad alta tecnologia del Diavel Carbon.

Frontalmente su entrambi i lati del serbatoio si trovano le ampie prese d’aria, realizzate in alluminio, che alimentano l’airbox di grandi dimensioni del motore. Con il loro design altamente funzionale, esse contribuiscono ai 162 CV prodotti dal propulsore Testastretta 11° Diavel.

Comandi

Il manubrio del Diavel, largo e a sezione variabile, è costruito e predisposto per incrementare il comfort ed il controllo da parte del pilota.

Dotato di nuove pompe radiali integrate per freni e frizione Brembo, complete di tappi dei serbatoi fresati, garantisce un’estetica pulita e minimalista. Gli eleganti specchietti, con supporti in alluminio forgiato, offrono ampia visibilità posteriore.
L’innovativo blocchetto elettrico Ducati è dotato di un’esclusiva ‘sicura’ che protegge l’interruttore di avviamento quando si preme il pulsante di spegnimento del motore.

Il pulsante di arresto indicatori funge anche da comando di scorrimento e selezione semplice e rapida dei Riding Mode, mentre gli interruttori posti al di sopra e al di sotto di questo pulsante servono a ‘navigare’ all’interno del nuovo quadro comandi ad alta risoluzione.

Comfort per pilota e passeggero

La doppia sella del Diavel è ampia, confortevole e perfettamente integrata nelle linee fluide della moto. Con un’altezza di soli 770 mm, offre una delle sedute più basse della gamma Ducati.

Il posizionamento della sella, insieme all’assetto ribassato, consentono al pilota di appoggiare entrambi i piedi saldamente a terra, migliorando la sicurezza a moto ferma.

I passeggeri del Diavel apprezzeranno le snelle pedane, ingegnosamente richiudibili nel telaietto posteriore, e l’innovativo gruppo maniglia a T, estraibile dalla parte posteriore della sella, che offre comfort e sicurezza.

Entrambi questi componenti sono realizzati in alluminio forgiato e sottoposti a pallinatura, per esaltarne robustezza ed omogeneità. Un elegante trattamento di finitura anodizzata nera, infine, li rende praticamente invisibili una volta chiusi.

Fari ed indicatori

Il proiettore anteriore, che attribuisce al Diavel un inconfondibile tocco Ducati, è supportato da un involucro esterno in alluminio.

I fari abbaglianti e anabbaglianti utilizzano doppi riflettori per illuminare la strada, mentre le luci di posizione, formate da una striscia orizzontale di LED, garantiscono una visibilità ideale.

Sul Diavel, l’illuminazione degli indicatori di direzione e della luce freno posteriore è affidata a due strisce verticali di LED trasparenti.

Le strisce seguono l’esatto profilo delle cover sottosella, assicurando la massima visibilità del retrotreno e preservando nello stesso tempo le linee pulite della moto. Gli indicatori di direzione anteriori sono formati da strisce di LED con lente trasparente, montati verticalmente lungo il bordo anteriore dei pararadiatori laterali.

Porta targa innovativo

L’utilizzo di una doppia striscia di LED multifunzione per l’illuminazione posteriore del Diavel ha richiesto una soluzione innovativa per il supporto del gruppo targa.

L’esclusivo design prevede supporti che, dal mozzo posteriore del forcellone monobraccio, proseguono in un’elegante struttura tubolare che abbraccia lo pneumatico posteriore da 240 mm, consentendo il montaggio in posizione centrale del portatarga.

La struttura comprende un punto di alimentazione ben occultato per fornire alla targa illuminazione LED dedicata, evitando di dover far affidamento sulle luci posteriori e creando una zona retrosella elegante e pulita.

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DIAVEL PRESTO DISPONIBILE solo da BARTOLI MOTO

EICMA 2010 APRE I BATTENTI AL GRANDE PUBBLICO!

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Regala subito sorprese ed emozioni forti la 68.sima edizione di EICMA, esposizione internazionale della moto e del ciclo alla Fiera di Milano-Rho. Introdotto dall’affascinante anteprima della Ducati, che ha organizzato una splendida convention in un teatro milanese per presentare la nuovissima “Diavel”, il Salone ha aperto i battenti il 2 novembre con la cerimonia inaugurale che ha visto la partecipazione inattesa del Primo Ministro Silvio Berlusconi al fianco del Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani.

Anche se la fibrillazione provocata dalla presenza del premier era legata soprattutto alle vicende politiche degli ultimi giorni, Berlusconi non ha mancato di mettere a fuoco la sfida italiana al mercato internazionale delle due ruote: “E’ ammirevole la volontà dell’industria italiana di volersi continuamente innovare e di rischiare nonostante le congiunture economiche non favorevoli, retaggio di una crisi mondiale sia economica che strutturale. La sfida è aperta, ed è ad uno stato come la Cina che dobbiamo guardare“, ha dichiarato il capo del Governo.

A fare gli onori di casa, il Presidente di Confindustria ANCMA e di EICMA, Corrado Capelli che ha orgogliosamente rivendicato la leadership di Milano. “Le novità in vetrina presentate dagli oltre 1100 marchi presenti nella più prestigiosa e vasta Fiera dedicata al comparto motoristico ne sono la più evidente testimonianza“, ha detto Capelli.

Fermento anche nei padiglioni, benché le prime due giornate siano state riservate agli addetti ai lavori. Ed è inevitabile che la presenza dei campioni delle due ruote più amati dalla gente provochi grande interesse. Il neo-iridato della Moto Gp Jorge Lorenzo, dopo aver partecipato alla cerimonia d’apertura, è andato a raccogliere l’abbraccio della folla allo stand Yamaha. Il suo pensiero è già alla stagione 2011 che lo vedrà difendere il titolo dall’attacco del rivale Valentino Rossi, il quale ha scelto di lasciare la Yamaha per abbracciare la sfida Ducati: “Avrei preferito sfidare ancora Valentino in sella alla Yamaha. Con la stessa moto non ci sono alibi, il più forte è chi arriva davanti, chi perde non può nascondersi dietro alle carenze tecniche.”

Non solo la Ducati, ma molte altre case leader del mercato motociclistico mondiale (Honda, Piaggio, Aprilia, Suzuki, BMW) hanno approfittato della giornata inaugurale per presentare la nuova gamma. Ma la fiera milanese promette una serie innumerevole di appuntamenti, eventi, iniziative e attrazioni fino a domenica, con l’immancabile parentesi agonistica di MotoLive.
Da OGGI giovedì 4 novembre, infatti, l’Esposizione Internazionale del Ciclo e del Motociclo accoglie il grande pubblico che fino a domenica prevedibilmente affollerà i padiglioni della Fiera di Milano-Rho rendendo forse possibile l’ennesimo record di presenze. Per il pubblico femminile, un particolare riguardo sarà riservato nella giornata di venerdì in cui è previsto l’ingresso gratuito per le esponenti del gentil sesso.

Per gli amanti delle due ruote che arrivano in massa, oggi è anche la giornata che segna due importanti appuntamenti. Cominciano infatti le straordinarie evoluzioni dei centauri in MotoLive, intervallate dalle esibizioni degli stuntman Chris Pfeiffer e Kevin Carmichael sulla pista allestita nell’area outdoor della Fiera. Dal canto loro, gli appassionati del ciclismo hanno un’occasione da non perdere con la premiazione delle medaglie d’oro Olimpiche di mezzo secolo fa (Roma ’60) e la mostra storica della bicicletta dedicata ad una leggenda della bici, Fiorenzo Magni, con un brindisi particolare per la celebrazione dei 90 anni del “leone delle Fiandre”.

Ma EICMA 2010 non parla di moto e di bici solo in termini di pura competizione. Piuttosto, il nuovissimo padiglione “Turismo su sue Ruote” è un invito irresistibile per chi sente il bisogno di viaggi intelligenti, di scoperta e di avventura. Una moltitudine di itinerari e di proposte, in Italia ed all’estero, attendono coloro che hanno voglia di mettersi in strada a bordo delle due ruote, moto o bici che sia. Dal canto suo EICMA, confortata dal successo che questa edizione numero 68 sembra preannunciare in termini eloquenti, non smette di guardare avanti e rilancia per l’estate 2011 la proposta di EICMA China, già felicemente sperimentata quest’anno a Pechino. La manifestazione, presentata dal Presidente di EICMA Corrado Capelli, dal Direttore Generale Costantino Ruggiero e dai due partner cinesi, tornerà dal 2 al 4 luglio 2011.

Milano è più che mai un grande laboratorio di progetti, di proposte e di idee. In quest’ottica si inquadra l’iniziativa ”Young Designers For Mobility”, un’esposizione tesa a valorizzare la creatività dei giovani designer anche per la creazione di soluzioni di mobilità ecosostenibile.

Intanto le grandi marche motociclistiche, oltre a esporre i propri gioielli dell’ultima generazione nei padiglioni della Fiera milanese, si misurano per l’aggiudicazione di prestigiosi riconoscimenti come la seconda edizione del GP della Pubblicità motoristica, assegnato quest’oggi a BMW per le moto sportive e stradali, mentre Yamaha, Ducati e e Suzuki si sono imposte nelle altre categorie.

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TUTTE LE NOVITA’ 2011 solo da BARTOLI MOTO

Suzuki V-Strom Traveller 2010: pronti per l’avventura su due ruote.

[singlepic id=518 w=320 h=240 float=center]Questa è una moto costruita per il gusto dell’avventura, che si tratti di raggiungere un passo montano su una tortuosa strada asfaltata, di esplorare un’antica città, di sfrecciare sull’autostrada o semplicemente di presentarsi al lavoro col sorriso. Con la V-Strom niente potrà fermarvi.

Del resto il V2 da 649 cc non può non gratificare chi lo guida. Gira che è un piacere ha un cambio preciso e veloce, è brillante quanto basta non vibra, beve anche poco. Davvero un motore riuscito, anche in questa sua ultima versione, che sulla V-Strom si è riadattato solo leggermente per guadagnar ulteriormente coppia e fluidità d’erogazione. Insomma, l’approccio con la trail Suzuki è di quelli subito amichevoli. È la classica moto che ti “senti in mano”, che t’ispira immediata confidenza, qualsiasi sia la tua abilità di guida. Facile.

Il V2 mette in mostra una fluidità di marcia invidiabile, capace di tenere la sesta a regimi bassissimi come di sparare i 10.000 giri con temperamento sportivo. E le prestazioni della V-Strom fanno la differenza rispetto alla concorrenza. Ripresa e accelerazioni sono davvero brillanti, e la velocità massima, stando comodamente seduti, sfiora i 220 indicati. I 70 cavalli del V2 si sentono tutti e talvolta paiono anche di più. È solo il frullare rapido del motore, insomma, a far capire che tra le travi del telaio lavora un motore piccolo di cilindrata.

Svelta, omogenea e precisa, la V-Strom ben si comporta in città dove mostra sospensioni sempre ben tarate. Ma, soprattutto sa divertire nei percorsi misti dove sfoggia un equilibrio assolutamente invidiabile, buoni freni (il posteriore fin troppo esuberante), una ottima tenuta delle Bridgestone e buone capacità di piega. Diverte tanto, impegna poco, così ci si ritrova a guidare in scioltezza per ore, senza accusare stanchezza, anche grazie alla protezione aerodinamica offerta da una semicarena estremamente funzionale.

Il frontale ampio ed il parabrezza sono studiati in modo tale da garantire massima protezione, tanto che pur con il cupolino tutto abbassato (è stata la prima della famiglia a montare il plex regolabile), il pilota si trova in una bolla d’aria assolutamente calma senza turbolenza alcuna a qualsiasi velocità. Tra l’altro, le sospensioni rigorose e l’assetto tendenzialmente stradale aiutano non poco la stabilità, anche alla velocità massima la Suzuki tiene la linea in modo irreprensibile, senza oscillazioni di sorta.

Anche in coppia il giudizio positivo sulla V-Strom non cambia. La presenza del passeggero non influisce sulla maneggevolezza della moto. Inoltre, chi sta dietro siede comodo tanto quanto il pilota: le pedane sono alte il giusto, la sella è correttamente imbottita, giustamente orizzontale per non scivolare in avanti ad ogni frenata e ci sono due belle maniglie integrate al portapacchi lì a portata di mano.

CARATTERISTICHE TECNICHE

– Il motore DOHC V-Twin a 90 gradi da 645 cc. raffreddato a liquido presenta caratteristiche avanzate

– Motore messo a punto per ottenere una morbida risposta all’acceleratore e una generosa coppia per tutti i regimi di giri.

– L’iniezione elettronica presenta il sistema Suzuki Dual Throttle Valve (SDTV) che permette un’ottima efficienza di combustione.

– Cilindro con trattamento Suzuki Composite Electrochemical Material (SCEM) per una migliore tenuta e scorrevolezza.

– Il controllo automatico del minimo (ISC –  Automatic Idle Speed Control) ne regola la gestione in ogni condizione.

– Il sistema Pulsed-secondary AIR-Injection (PAIR) mantiene basse le emissioni.

– Il motore presenta due candele di accensione per cilindro per una combustione ottimale.

– Grazie ad una bassa e lunga sella la posizione di guida risulta rilassata e comoda.

– Telaio e forcellone in lega di alluminio consentono una migliore maneggevolezza e rigidità.

– La forcella anteriore con steli da 34 mm regolabili nel precarico molla offre una comoda guida in diverse condizioni di terreno.

– L’ammortizzatore posteriore è dotato di un semplice meccanismo idraulico a manopola di regolazione nel precarico molla e di regolazione idraulico nel ritorno.

– Meccanismo idraulico con manopola di regolazione del precarico molla e di regolazione idraulica del ritorno.

– Il quadro strumenti comprende tachimetro, contagiri, contachilometri LCD, doppio “trip meter”, indicatori di temperatura e livello carburante, indicatori luminosi LED.

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MOTO IN PRONTA CONSEGNA da BARTOLI MOTO